La guerra tra Russia e Ucraina inizia a mostrare i primi forti segni di ripercussione per alcuni brand di prodotti alimentari italiani. In questi giorni sul web si rincorrono le notizie sulle difficoltà di approvvigionamento di materie prime da parte di alcuni grandi marchi italiani.
Le previsioni più rosee danno il 2023 come periodo di respiro per quella che sembra essere una vera e propria spina nel fianco per le nostre aziende.
Ad aggravare la situazione c’è un vero e proprio attacco mediatico per le molte aziende che fino ad ora dichiaravano un’origine italiana delle materie prime o comunque omettevano, per alcuni prodotti, l’utilizzo delle stesse provenienti da altri paesi.
A subire gli effetti maggior sono i brand che utilizzano principalmente grano, olio di semi di girasole, mais e zucchero provenienti da questi due paesi in conflitto. Una situazione che non coinvolge solo chi è legato direttamente alle materie prime solo per la trasformazione in prodotti ma anche gli allevatori italiani che utilizzano il mais ucraino per alimentare i propri animali.
Chi non ha subito danni ed invece da questa situazione ne sta traendo benefici, sono i produttori e i marchi con una filiera agroalimentare davvero 100% Italiana. Sono però ancora pochi i brand che riescono a dimostrare ai consumatori la veridicità delle informazioni di filiera. I consumatori sono sempre più spaesati e stringono nuovi legami con brand disposti ad essere trasparenti rispetto i propri processi aziendali.
In questo momento storico, abbiamo deciso di dare un segnale di vicinanza alle aziende e ai produttori italiani dandogli la possibilità di provare gratuitamente Trusty. La nostra piattaforma funge da dorsale di scambio di informazioni lungo le filiere agroalimentari, può essere di grande aiuto sia per la gestione degli eventi legati alla tracciabilità alimentare, sia per essere più trasparenti verso i clienti attraverso la sola scansione del qr-code applicato sul packaging dei prodotti.
Tutti gli eventi di tracciabilità generati vengono notarizzati su una blockchain pubblica, questo significa che le informazioni saranno accessibili a chiunque e nessuno potrà modificarle. Crediamo che uno strumento come Trusty possa essere davvero di aiuto per le aziende del settore agroalimentare italiano e per equilibrare i rapporti di fiducia tra produttori, marchi e consumatori.