I settori del cacao e del caffè, tra i più apprezzati a livello globale, si trovano oggi di fronte a una nuova sfida normativa con l’introduzione del regolamento europeo EUDR (European Union Deforestation Regulation 2023/1115). Approvato dall’Unione Europea nel 2023, questo regolamento è parte di una strategia più ampia per combattere la deforestazione e il degrado forestale, strettamente collegati alla coltivazione di cacao e caffè. Le aziende saranno tenute ad adeguarsi a normative più rigorose e stringenti in materia di tracciabilità e sostenibilità entro il 30 dicembre 2024 per quanto riguarda le grandi e medie imprese, ed entro il 30 giugno 2025 per quanto riguarda le piccole e micro imprese.In questo articolo esamineremo in dettaglio cosa aspettarsi dal regolamento EUDR e come le aziende di cacao e di caffè possono prepararsi per affrontare questi cambiamenti.
1. Cos’è il regolamento EUDR?
Il regolamento EUDR mira a prevenire l’ingresso sul mercato europeo di prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale. L’UE ha riconosciuto che le importazioni di materie prime come cacao, caffè, olio di palma, soia , gomma, bovini e legname sono tra le principali cause di deforestazione globale, contribuendo in maniera significativa ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità.
Il regolamento impone che le aziende che importano o commerciano questi prodotti in Europa dimostrino che le loro forniture non hanno contribuito alla deforestazione dopo il 31 dicembre 2020. L'obiettivo è chiaro: ridurre l'impatto ambientale delle filiere produttive e promuovere pratiche di approvvigionamento sostenibili.
2. L'impatto per le aziende di cacao e caffè
Le aziende di cacao e caffè, che dipendono in larga misura da materie prime coltivate in regioni tropicali vulnerabili alla deforestazione, saranno particolarmente colpite dal regolamento EUDR. Entrambe le colture, cacao e caffè, sono spesso coltivate in paesi con elevati tassi di deforestazione, come Costa d'Avorio, Ghana e Brasile.
2.a. Tracciabilità obbligatoria
Uno dei principali requisiti del regolamento EUDR è la tracciabilità. Le aziende dovranno essere in grado di dimostrare l'origine esatta delle loro materie prime, fino alla singola piantagione o regione di produzione. Questo rappresenta una sfida notevole, soprattutto per quelle imprese che si affidano a filiere complesse e ramificate.
Molte piccole aziende agricole non dispongono attualmente di strumenti tecnologici avanzati per tracciare i loro prodotti. Le aziende di cacao e caffè dovranno investire in sistemi di monitoraggio e certificazione, collaborando con fornitori e intermediari per garantire la trasparenza lungo tutta la catena di approvvigionamento.
2.b. Maggiori costi operativi iniziali
La conformità al regolamento EUDR potrebbe comportare un aumento dei costi per le aziende. Investimenti in tecnologia per il monitoraggio satellitare, strumenti di tracciabilità digitale, certificazioni di sostenibilità e audit indipendenti saranno necessari per dimostrare la conformità.
Inoltre, le aziende potrebbero dover ristrutturare le loro catene di approvvigionamento, optando per fornitori che rispettano standard ambientali più elevati o investendo direttamente in pratiche agricole sostenibili. Sebbene questi costi iniziali possano essere significativi, le aziende che si adeguano rapidamente potrebbero beneficiare di una maggiore fiducia da parte dei consumatori e di un vantaggio competitivo.
2.c. Rischi reputazionali
Con il crescente interesse pubblico per la sostenibilità, le aziende che non riescono a dimostrare la conformità al regolamento EUDR rischiano non solo pesanti sanzioni, ma anche gravi danni reputazionali. Consumatori e investitori sono sempre più attenti all'impatto ambientale dei loro acquisti, e prodotti legati alla deforestazione potrebbero essere boicottati o subire un calo di domanda.
Le imprese non conformi al regolamento rischiano inoltre multe, sanzioni e restrizioni commerciali nell'Unione Europea, con conseguenze significative sulle vendite e sui margini di profitto, mettendo a rischio la competitività nel mercato.
3. Opportunità per le aziende
Sebbene il regolamento EUDR possa sembrare una sfida per le aziende di cioccolato e caffè, esso rappresenta anche un'opportunità per distinguersi nel mercato. Il crescente interesse per la sostenibilità offre spazio per sviluppare nuovi modelli di business, costruire relazioni più strette con i fornitori e differenziarsi attraverso prodotti etici.
3.a. Innovazione tecnologica
Le tecnologie innovative, come l'uso di droni, sensori e strumenti di mappatura satellitare, possono aiutare le aziende a monitorare l'uso del suolo nelle regioni di coltivazione e prevenire pratiche di deforestazione illegale. L'integrazione della blockchain nella catena di approvvigionamento potrebbe inoltre migliorare la trasparenza e consentire la verifica in tempo reale delle materie prime.
3.b. Trusty: una soluzione innovativa
Un esempio di soluzione innovativa è quella offerta da Trusty, un sistema di tracciabilità basato su blockchain che permette di monitorare in modo semplice e completo la provenienza di materie prime e prodotti lungo l'intera filiera. Il sistema garantisce totale trasparenza e responsabilità per tutti gli attori coinvolti, dalla coltivazione al consumatore finale, offrendo anche la possibilità di un monitoraggio continuo dei rischi legati alla deforestazione.
Grazie a Trusty, importatori ed esportatori possono dimostrare la conformità delle materie prime ai requisiti del regolamento UE sulla Deforestazione Zero, riducendo il rischio di non conformità in modo accurato. Inoltre, l'adozione di questa tecnologia consente alle aziende di migliorare l'efficienza operativa e la qualità dei processi produttivi.
4. Conclusioni
Il regolamento EUDR segna un punto di svolta per il settore del cioccolato e del caffè, richiedendo un'attenzione più rigorosa alla sostenibilità e alla tracciabilità delle materie prime. Sebbene comporti sfide rilevanti, le aziende che riusciranno ad adattarsi potranno beneficiare di un mercato sempre più orientato verso la responsabilità ambientale. Le tecnologie necessarie per soddisfare i requisiti imposti sono già disponibili, accessibili e pronte per essere integrate, offrendo alle imprese l'opportunità di migliorare la trasparenza e la competitività, rispondendo in modo efficace alle nuove esigenze normative e di mercato.
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