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L’innovazione nelle filiere agroalimentari.

Premessa

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” - Il Gattopardo

Le autorità, gli enti di certificazione e i consumatori chiedono ai brand e ai produttori di garantire la trasparenza dei prodotti e la sostenibilità di tutta la filiera.

Nel settore agroalimentare, questa tendenza non è solo legata ad una forte richiesta del consumatore, ma al fatto che le filiere agroalimentari globali sono insostenibile e devono cambiare rotta nel minor tempo possibile. Oggi i sistemi alimentari sono responsabili della produzione del 37% delle emissioni di gas serra, richiedono una gran quantità di energia che in larghissima parte viene prodotta da combustibili fossili. Senza contare che il settore agricolo da solo utilizza anche qualcosa come il 70% delle risorse idriche. Non considerando che a questo si aggiungono 930 milioni di tonnellate di cibo sprecato (solo nei paesi del G20) con responsabilità su tutta la “catena”:

  • 65% sprecato da famiglie;
  • 25% dalla ristorazione;
  • 4% dal retail.

L’edizione 2021 del Food Sustainability Index realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit (EIU) oltre a mostrare il ruolo di tutti gli attori nei vari settori del food system, mostra come il ruolo delle filiere agroalimentari abbia un peso importante.

Il costo ambientale della produzione di cibo

Questo è il risultato di filiere agroalimentari sempre più lunghe, energeticamente costose e sempre meno sostenibili considerando che il prezzo di acquisto del consumatore e il prezzo a cui vengono pagati i vari attori non è equilibrato.

Oggi molte aziende sono costrette ad un cambiamento deciso, il loro sguardo va sempre più verso scelte sostenibili e responsabili in grado di garantire sistemi di produzione e trasporto più sicuri e rispettosi dell'ambiente, con materie prime ottenute da fonti sostenibili e che i lavoratori ricevano salari equi.

Le supply-chain giocheranno un ruolo fondamentale e dovranno essere in grado di soddisfare molteplici obiettivi: un elevato livello di soddisfazione del cliente, obiettivi di redditività e resilienza alle interruzioni.

Per fortuna le nuove tecnologie, in particolare modo Internet of Things (IoT) e Blockchain, risultano essere delle valide alleate per il raggiungimento di questi obiettivi.

Come è possibile utilizzare queste tecnologie al servizio delle filiere?

Il processo prevede diverse fasi, attraverso le quali si può arrivare all’adozione delle tecnologie.

Acquisizione

Sarà fondamentale e necessario implementare soluzioni in grado di tenere traccia di ciò che accade in maniera capillare. Qui entra i gioco l’IoT che consente alle organizzazioni di raccogliere nuovi tipi di dati da diverse fasi della catena di approvvigionamento. Ad esempio, tali dispositivi possono tracciare la produzione di un prodotto alimentare confezionato dall'approvvigionamento degli ingredienti alla produzione, spedizione e vendita al dettaglio, comprese le condizioni dell'inventario e le condizioni di lavoro negli impianti di produzione e logistica.

Registrazione “sicura”

Una volta raccolti i dati in maniera puntuale ed organizzata, le aziende dovrebbero fare in modo che ognuno di essi finisca su un registro blockchain. Questa scelta diventerà strategica per il futuro dell’organizzazione perché permetterebbe a chiunque di poter verificare che i dati registrati siano autentici. La trasparenza diventerebbe un veicolo per garantire un approvvigionamento sostenibile, aiuterebbe a migliorare l'esecuzione dei contratti della catena di approvvigionamento e darebbe più certezze agli istituti finanziari per ottenere finanziamenti migliori.

Inoltre, l'implementazione di un sistema basato su blockchain può essere eseguita in modo decentralizzato, non richiederebbe perciò ingenti investimenti in sistemi informatici o costose certificazioni di terze parti. Chiunque oggi infatti ha a disposizione una tecnologia che permette di provare in maniera inequivocabile la paternità e la marca temporale di un dato.

Armonizzazione e condivisione

I record raccolti verranno da diverse fonti, da diverse aziende o da momenti diversi della produzione (es. sensori di temperatura, scanner che traccia il movimento dell’inventario in entrata e in uscita, etc.), per questo motivo sarà necessario adottare degli standard di condivisione. In questo non serve molto reinventare la ruota, ma basta utilizzare gli standard internazionali, come ad esempio il GS1 EPCIS. EPCIS (Electronic Product Code Information Services) è lo standard GS1 per fare tracciabilità in tempo reale. È uno strumento che permette di condividere informazioni sulla vita di un prodotto e sul percorso che fa lungo tutta la filiera, dal produttore, al distributore, al consumatore finale. (Per maggiori informazioni)

Analisi dei dati real-time

Analisi di questo tipo, una volta che i dati sono organizzati e condivisi, permettono di migliorare la redditività e ridurre gli sprechi alimentari ottimizzando i ritorni economici non solo per la singola azienda, ma per tutta la filiera.

Ad esempio, partendo dai dati sulla temperatura dei centri logistici possiamo prevedere quanto tempo un prodotto alimentare maturerà o si deteriorerà. Questo modello predittivo può quindi essere utilizzato per guidare la pianificazione dell'inventario e progettare promozioni per prodotti alimentari a breve termine.

Conclusione

Non è necessario che un’azienda sviluppi tutte e quattro gli step contemporaneamente. I guadagni ottenuti dall’utilizzo di queste nuove tecnologie (blockchain ed IoT), possono essere diverse e dipendono dal livello d’implementazione.

A livello fondamentale, la fonte della generazione di valore più rapidamente raccolta è dalla riduzione degli errori di esecuzione e dal miglioramento della produttività attraverso la visibilità, la tracciabilità e l'automazione delle attività della catena di approvvigionamento.

Le aziende che scelgono un approccio così innovativo, adottando queste quattro misure, vedono il rafforzamento della supply-chain, ritorni economici importanti e un forte posizionamento di mercato. Il percorso non è immediato ma neanche impossibile; e, calcolando che possono essere sviluppati in qualsiasi sequenza e su qualsiasi scala, andrebbe valutata attentamente la possibilità di iniziare.

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